Diabete. La diagnosi di diabete mellito è una notizia che sconvolge, perché questa patologia viene associata all’insulina, a un’alimentazione senza zucchero e a severi controlli dei valori di zucchero nel sangue. La cosa peggiore, per molti, è il timore di perdere la qualità della vita di un tempo, poiché improvvisamente tutto ciò che piace non può essere consumato o viene sconsigliato. Ma è davvero così? A seguito di una diagnosi del genere, occorre improvvisamente rinunciare a tutto ciò che contiene amido, zucchero o carboidrati in generale? La risposta è: no!

Oggi vogliamo mettere ordine tra i vari miti legati all’alimentazione e al diabete, mostrarti quali ottime alternative esistono e come sia addirittura possibile, con i giusti alimenti, abbassare i livelli di glicemia in modo naturale.

Cosa può causare il diabete?

Il diabete non è una malattia che sorge dal nulla, nella maggior parte dei casi. Si distingue tra due tipi di diabete: quello di tipo 1 e quello di tipo 2. Entrambe le forme manifestano sintomi e decorsi simili, tuttavia si differenziano per quanto concerne la loro causa.

Diabete di tipo 1

Le persone affette da questa tipologia soffrono di una malattia autoimmune che fa in modo che le cellule beta del pancreas non producano insulina. Questo malfunzionamento è per lo più innato e richiede un approvvigionamento di insulina duraturo.

Diabete di tipo 2

Se ci si ammala di diabete mellito di tipo 2, questo spesso si verifica a causa di un’alimentazione eccessiva e sovrappeso. Anche gli anziani spesso sviluppano il cosiddetto diabete “della vecchiaia”. Da alcuni anni, tuttavia, si assiste a un progressivo aumento di casi di diabete tra i bambini e i giovani, il che è da ricondurre a un consumo esagerato di zucchero, grassi e sale.

La cosa sorprendente: seguendo un’alimentazione sana e facendo movimento si può far regredire il diabete di tipo 2!

Valori glicemici: cosa è normale e cosa no

Glicemia (a stomaco vuoto) Glicemia (2h dopo il pasto)
Valore normale (adulto)100mg/dl (5,6 mmol/l)140 mg/dl (7,8 mmol/l)
Spie del diabete≥ 100 mg/dl (5,6 mmol/l)≥ 140 mg/dl (7,8 mmol/l)
Diabete mellito≥ 110 mg/dl (6,1 mmol/l)≥ 200 mg/dl (11,1 mmol/l)

Fonte: Lexikon der Krankheiten und Untersuchungen, 2°edizione, 2008, Thieme Verlag, Stoccarda, p. 235

I valori glicemici normali di una persona raggiungono al massimo i 100 milligrammi (mg) di glucosio per decilitro (dl) di sangue. Questo valore rappresenta una soglia che non viene superata da chi è in salute a stomaco vuoto. Dopo il pasto è naturale che la glicemia aumenti, in quanto i carboidrati dell’alimentazione necessitano di insulina per essere metabolizzati dal corpo. Il diabete si manifesta a partire da un valore di glicemia pari a110mg/dl.

Diagnosi di diabete: cosa posso mangiare?

Non preoccuparti: la diagnosi di diabete non significa assolutamente che tu debba rinunciare al gusto per il resto della tua vita. Spesso circolano leggende legate all’alimentazione, come quella che i carboidrati sarebbero da evitare completamente. Ecco che vogliamo approfondire questo aspetto:

Perché i carboidrati sono meglio di come vengono dipinti

Fino a qualche anno fa esistevano sul mercato i cosiddetti “prodotti per diabetici”, che nel mentre sono stati ritirati per legge. Per i diabetici valgono gli stessi principi dell’alimentazione sana che dobbiamo tutti seguire: portare la varietà nel piatto. Soprattutto fibre e carboidrati preziosi. Queste si trovano nei prodotti integrali (ad esempio a base di farina integrale), nella verdura e frutta, ma anche nei fiocchi di cereali, come ad esempio i fiocchi d’avena. Il vantaggio delle fibre è che non sono digeribili. Infatti, riempiono lo stomaco senza fornire energia.

Se ci nutrissimo dunque soltanto di fibre, non avremmo energia a sufficienza. Pertanto, abbiamo bisogno dei carboidrati complessi, in quanto apportano energia, né troppo velocemente né troppo lentamente.

Conosciamo tutti l’effetto del glucosio. Ci fornisce energia pronta all’uso, perché lo zucchero giunge nel sangue molto velocemente. Come se buttassimo benzina sul fuoco. Lo svantaggio è che poi si esaurisce altrettanto rapidamente.

Per questo i carboidrati semplici come il glucosio non sono adatti per fornire energia a lungo termine. E qui entrano in gioco i carboidrati complessi che fanno salire e scendere lentamente i livelli di glicemia, contrastando i morsi della fame.

Chi inizia la giornata con una colazione sana sotto forma di carboidrati complessi, getta le basi per avere valori glicemici equilibrati, concentrazione e prestazioni costanti. Questo consiglio vale anche per i diabetici.

Ho il diabete: quali cibi sarebbe meglio evitare?

Proprio quando il diabete va di pari passo con il sovrappeso, è ragionevole rinunciare ad alimenti molto trattati, contenenti molti grassi, zuccheri e sale. Fondamentalmente occorre seguire anche in questo caso i principi di una sana alimentazione. Anche l’alcol non dovrebbe essere sottovalutato. Liquori e cocktail hanno un elevato contenuto zuccherino, il quale fa salire i livelli glicemici molto velocemente. Inoltre, 1g di alcol contiene le stesse calorie di 1g di grassi!

Quali alimenti abbassano la glicemia naturalmente?

I medicinali sono l’unica possibilità? O ci sono anche altri modi per fare abbassare i livelli di glicemia in modo naturale? Quando il diabete incombe, può avere senso assumere alimenti che fanno abbassare la glicemia per scacciare questa minaccia prima che sia troppo tardi.

Betaglucani negli alimenti: cosa consiglia la scienza

Gli studi più recenti mostrano che una fibra particolare incide in modo davvero positivo sul rischio si sviluppare il diabete: i betaglucani dell’avena!

Si tratta di una fibra non digeribile, che ha molte qualità: regola i livelli di glicemia, favorisce un rapido senso di sazietà, abbassa il colesterolo e attiva il sistema immunitario. Sono davvero portentosi!

Beta Glucani Verival
Beta Glucani Verival

I betaglucani sono contenuti in pochissimi alimenti. L’avena è il cereale che ne contiene di più, non importa in quale forma si presenti. Sia i fiocchi d’avena croccanti sia i fiocchi classici o il porridge (particolarmente amato in Inghilterra) sono ideali per poter assumere la quantità necessaria di betaglucani atta ad apportare beneficio.

Oltre all’avena anche l’orzo, i funghi e le alghe contengono betaglucani.

Utilizzare l’indice glicemico come parametro di riferimento

Non sarebbe bello se ci fossero valori che indichino in che misura determinati alimenti influenzano la glicemia? Esistono? Sì, basta guardare l’indice glicemico. L’indice glicemico indica con che velocità i carboidrati degli alimenti arrivano al sangue. Più ciò avviene velocemente, più rapidamente aumentano i valori glicemici. Questo vuol dire che il consumo di alimenti con un basso indice glicemico fa aumentare lentamente la glicemia. Chi segue questo tipo di alimentazione, può dunque abbassare i livelli di glicemia sul lungo periodo. Ciò è quanto sostengono i difensori di questo tipo di dieta.

L’impatto del movimento sulla glicemia

Anche l’aspetto del movimento non deve essere trascurato quando si parla di glicemia. Se compiamo sforzi fisici, bruciamo energia. Se l’energia non è sufficiente per i nostri muscoli (ad esempio quando si va in bici), si ricorre al glucosio nel sangue e lo si utilizza come nuova fonte di energia. In questo modo la glicemia si abbassa da sé.

Cura detox a base di avena

Vuoi mettere in pratica questi consigli? La nostra cura detox a base di avena è ideale per tutti, anche chi non soffre di diabete. A chi mette in moto il proprio intestino e cerca allo stesso tempo di equilibrare la produzione di insulina, consigliamo di iniziare la giornata con la nostra colazione a base di avena.

10 giorni di cura detox all’insegna dell’avena:

20g di fiocchi d’avena (ad es. Fiocchi d’Avena bio VERIVAL)
30g di crusca d’avena (ad es. Crusca d’Avena bio VERIVAL)
10g di noci (ad es. Noci bio VERIVAL)
1 manciata di frutti rossi
100-150ml di latte di mandorla
1 bicchiere d’acqua naturale alla fine

E dopo la cura? Entra nel nostro mondo della colazione e scopri il tuo nuovo muesli preferito!


Fonti:

https://www.diabetesinformationsdienst-muenchen.de/aktuelles/schwerpunktthemen-alt/fruehwarnzeichen/index.html

https://www.diabetesde.org/ueber_diabetes/was_ist_diabetes_/habe_ich_diabetes_/symptome_bei_diabetes_typ_1_und_typ_2

https://fet-ev.eu/beta-glucane/

https://www.dge.de/ernaehrungspraxis/diaeten-fasten/glyx/

https://diabetesinformationsdienst.de/niedriger-glykaemischer-index-haelt-blutzucker-besser-unter-kontrolle/

Alexandra Wiesinger

Gesunde Ernährung spielt für mich sowohl persönlich als auch in meinem beruflichen Kontext eine große Rolle. Deswegen probiere ich gerne neue Rezepte aus und teile hier mit euch meine Tipps für einen gesunden Lebensstil und leckeres nahrhaftes Frühstück.   Dabei ist es mir besonders wichtig einen klaren Überblick über verschiedene Ernährungsthemen zu geben und euch alltagstaugliche Tipps mit an die Hand zu geben.   Mein liebstes Verival Produkt: das Himbeer-Kakao Sport Porridge mit Haferkleie. Zu meinem Lieblingsprodukt

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